La storia delle frazioni

La storia delle frazioni

Il territorio di Norcia si caratterizza per la presenza di 25 frazioni: Agriano, Aliena, Ancarano, Biselli, Campi, Casali di Serravalle, Castelluccio, Cortigno, Forca Canapine, Forsivo, Frascaro, Legogne, Nottoria, Ocricchio, Ospedaletto, Paganelli, Pescia, Piediripa, Popoli, San Marco, San Pellegrino, Sant’Andrea, Savelli, Serravalle e Valcaldara.

 

Questi piccoli centri, che un tempo erano i “castelli”, ovvero villaggi fortificati sorti a difesa dei confini dell’antico comune, o le “ville”, ossia comunità agricole immerse nella natura, raccontano ancora oggi storie di vita, tradizioni e leggende. Visitarli costituisce un affascinante itinerario attraverso la storia, l’arte, le bellezze naturali e le leggende.

Valle Castoriana

Nella Valle Castoriana, Ancarano è costituito da quattro nuclei dominati dalle rovine di Castel Franco e custodisce un vero tesoro artistico nella Chiesa della Madonna Bianca. La frazione di Campi vede nella sua parte alta un classico esempio di castello di pendio, mentre in basso la Chiesa del San Salvatore, che conserva affreschi del XV secolo; inoltre, sul pavimento è possibile ritrovare il disegno della cuspide del campanile mai realizzato. Poco oltre si trova l’Abbazia di Sant’Eutizio, edificata su un antico cenobio celebrato da San Gregorio Magno.

 

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Borghi, panorami e natura

Forsivo e Legogne sono famosi per i tartufi e, in passato, per lo scotano, una pianta tintoria. Da questi borghi si può ammirare la piana di Norcia e la valle del Corno, disseminata di torri e castelli. A Cortigno, ai piedi del Monte Aspro, spicca la parrocchiale di San Michele Arcangelo e il paese offre un panorama spettacolare sulle principali vette dell’Appennino, tra cui il Monte Vettore, il Gran Sasso e il Terminillo. Serravalle è caratterizzata dal fiume, dal romitorio di San Claudio aggrappato alla montagna e dalla Chiesa di San Pietro, mentre la gola di Biselli, scavata dal Corno, conserva importanti testimonianze storiche.

 

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Tra storia e leggende

Savelli, situata nella Piana di Santa Scolastica, è menzionata fin dall’anno Mille nelle carte dell’Abbazia di Farfa; la sua Chiesa di San Michele Arcangelo, nello specifico, custodisce l’altare della Madonna del Rosario. Passando per Sant’Andrea è possibile raggiungere Pescia, che anticamente confinava con il Regno di Napoli. A San Pellegrino meritano attenzione la parrocchiale e la Chiesa di Montesanto, legata alla tradizione popolare che racconta l’apparizione della Vergine a una giovane pastorella. Nottoria conserva la chiesa di Santo Stefano e una suggestiva quercia secolare, mentre a Frascaro la Chiesa di Sant’Antonio rappresenta un esempio di architettura gotica influenzata dalla Basilica francescana di Assisi.

 

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Arte, escursioni e panorami

San Marco mantiene pressoché intatta la cinta muraria con due torri cilindriche e la Chiesa dell’Annunziata, immersa in un contesto campestre. Valcaldara conserva i ruderi della Madonna della Quercia e la parrocchiale di Santa Maria, fondata dalla Beata Lucia. Paganelli, Popoli e Piediripa testimoniano la loro antichità con epigrafi latine e reperti archeologici. Ocricchio, di origine preromana, offre la vista sui ruderi di Belvedere e sul Piano di Santa Scolastica. Agriano rappresenta un’oasi di tranquillità con importanti testimonianze artistiche e storiche, mentre Ospedaletto e Aliena custodiscono chiese parrocchiali di interesse. Castelluccio, il centro abitato più elevato dell’Appennino umbro-marchigiano, cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si trova vicino al Monte Vettore, al

Lago di Pialato, alla grotta della Sibilla e ai Piani Carsici, famosi per le spettacolari fioriture primaverili. Infine, Forca Canapine è nota sia per gli sport invernali sia per le escursioni nei mesi più caldi.

 

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